Il punto di rottura
Oltre la soglia del dolore.
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domenica 15 settembre 2024
domenica 8 settembre 2024
Pensa in grande.
Qual è la cosa più grande, più importante, che pensi possa capitarti?
Riflettici attentamente. La risposta potrebbe non essere così scontata.
Potresti addirittura non riuscire nemmeno ad immaginarla, la risposta.
Fragole.
Quando Loro vennero non eravamo pronti. Nessuno lo era, mi chiedo come avremmo potuto esserlo. Il Loro arrivo era però ciò di cui avevamo bisogno, nel bene e nel male. Qualcuno di noi trovò in quella venuta una nuova ragione di vita, dando risposte e un senso ad ogni propria domanda. Giustificando il dolore della propria esistenza e riuscendo così ad essere grati per le gioie vissute. Qualcun altro, invece, perse la testa. Avevo un vecchio amico d’infanzia che, quando avevamo poco più di vent’anni, decise di scegliere la strada ecclesiastica. «Alex, è la mia strada, me lo sento. Mi ha chiamato Dio» mi disse quella sera in un bar di zona. Io non potevo che essere felice per lui, nonostante mi fossi sempre proclamato agnostico e questo lui lo sapesse. Ne era così convinto ed entusiasta che abbracciava quella vocazione con tutto sé stesso e questo lo riempiva di gioia. Ha messo sempre molto amore in quello che per lui non era un semplice mestiere ma, secondo lui, il volere di Dio. Il suo nome era Martin e si tolse la vita quando Loro arrivarono. Non sopportò l’idea che la sua vita, e tutto ciò su cui l’avesse costruita fino a quel momento, fosse niente di più che una bugia. Dopotutto, anche il mio gnosticismo lo era stato; ma il mio pensiero mi poneva in una posizione migliore per accettare ciò che stava avvenendo.
Oggi annuso le gardenie mentre mangio fragole con lo sguardo rivolto alla notte, con la consapevolezza che il mio amato gatto non c’è più. Quel profumo, quel sapore e quelle stelle sono le uniche cose che abbiamo, le uniche che possiamo avere. Trovare il proprio posto nel mondo ci rende piccoli ma non insignificanti. E questo lo abbiamo appreso troppo tardi. Non per deduzione di una mente particolarmente evoluta come la nostra, ma perché ci è stato spiegato.
Oggi ho qualche certezza in meno, ma qualche consapevolezza in più.”
sabato 7 settembre 2024
venerdì 6 settembre 2024
Rami.
dei loro germogli mai nati;
giacciono alle porte dell'autunno
che porta con sé tutto l'amaro
delle speranze ormai andate.
martedì 3 settembre 2024
lunedì 2 settembre 2024
La terza via.
sabato 31 agosto 2024
venerdì 30 agosto 2024
Questa poi ve la spiego.
Solo una cosa è in grado di uccidere la morte. Ed è la consapevolezza della vita.
mercoledì 28 agosto 2024
martedì 27 agosto 2024
Mi avevi chiesto una lettera di addio e me ne ero quasi dimenticato.
Hai capito?
Lo tengo per me.
lunedì 26 agosto 2024
Urli.
sabato 24 agosto 2024
Pensandomi.
venerdì 23 agosto 2024
Vecchio incipit.
Questo blog in precedenza si chiamava "La soglia del dolore" ed era gestito sempre da me. Mi guardate divertiti mentre metto una cravatta ad un maiale, quando voi vorreste solo mettergli una mela in bocca e prepararlo per un abbondante banchetto. Ho provato a fermarmi ma, ahimè, non ci sono riuscito. Ed oltre la soglia del dolore non può che esserci il punto di rottura. Infatti sono un po' rotto. Questo blog è per molti, ma non più per tutti. Oltre a questo, non riponete in me troppe speranze. Leggetemi come leggereste uno di quei bugiardini poi impossibili da richiudere. Prendetemi con leggerezza, in fondo non sto scrivendo nulla di poi così importante o sensato né tantomeno reale. Questo è solo il sogno dimenticato e per questo mai raccontato di qualcuno che si è svegliato troppo tardi una domenica mattina qualsiasi.
Dolore.
- Cosa desideri di più?
- Sapere.
- Sapere, che cosa?
- Cosa sono io.
- Desideri saperlo anche se non potrai fare nulla per cambiare la tua condizione?
- Sì.
- Dammi un buon motivo.
- Ho bisogno di trovare un senso.
- Perché?
- Nella mia vita sono accadute molte cose, alcune terribili e altre fantastiche. Devo collocare ognuna di esse al proprio posto. Per dar loro la giusta importanza.
- Non sono abbastanza importanti per te?
- Lo sono eccome. Ma credo che più di ogni cosa, la necessità umana sia quella di trovare una giustificazione al dolore.
Sconfitte di vita vera.
Nessuno, nel corso dei millenni, ha mai capito cosa sia l'esistenza. Non puoi capirlo tu.
No, non posso.
Play #8.
mercoledì 21 agosto 2024
Le mie idee.
Nella tela del ragno.
Le emozioni troveranno il loro giusto peso quando saranno solamente un ricordo. E, a quel punto, verremo schiacciati.
Ci sono cose che non voglio perdere. Sembrano così reali.
Siamo troppo abituati a dare importanza a ciò che consideriamo reale, e così poca a tutto quello che è fantasia.
Ma ci troviamo in quel punto di minor consistenza della realtà, laddove ogni cosa sfuma in polvere nel momento in cui proviamo a toccarla per accertarci della sua autenticità.
Quello che diamo e quello che prendiamo, sono tutte cose che fanno vibrare quel filo teso verso l'altro.
“La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c'è più né sole né luna, c'è la verità.”
martedì 20 agosto 2024
Play #7.
(INTERFERENZA)
Tu non sai niente di ciò che è accaduto prima della tua venuta al mondo, se non quello che ti è stato raccontato. Non hai una vera e propria esperienza diretta di quello che c'era prima di te. Da quel che sai, potrebbe essere tutta un'enorme invenzione.
(INTERFERENZA)
Tu sai chi sei, da dove vieni e dove stai andando?
(INTERFERENZA)
E non ti pesa non avere risposta a queste domande? Io, personalmente, lo trovo opprimente.
(INTERFERENZA)
Il fatto che tu non ti interroghi non fa di te una persona cattiva, o brutta. È solo un modo diverso di fare esperienza di vita.
(INTERFERENZA)
Sono convinto che tu riesca ad apprezzarla (la vita) molto più di quanto non riesca a fare io.
(INTERFERENZA)
domenica 18 agosto 2024
Dio è uno.
venerdì 16 agosto 2024
Per immagini #4 - Anche i ricordi mentono.
domenica 11 agosto 2024
sabato 10 agosto 2024
mercoledì 7 agosto 2024
Per immagini #3 - Nuovi punti di vista.
martedì 6 agosto 2024
Ricordi di un sogno.
Per immagini #2 - Mille bugie, infinite possibilità.
Il me bambino poco convinto della forza di gravità. |
sabato 3 agosto 2024
Il cubo.
martedì 30 luglio 2024
Per immagini #1 - Una parte di me.
La parata degli elefanti rosa.
domenica 28 luglio 2024
Il sacrificio.
domenica 21 luglio 2024
Storie che difficilmente vedranno la luce.
Prossimamente, da un'altra vita.
È in arrivo su questo blog una vagonata di robaccia scritta vecchia e disturbante che nemmeno la datazione al carbonio sarebbe in grado di collocare nel tempo.
Dentro e fuori.
Comunicazione di servizio n°7
Comunicazione di servizio:
Sto scrivendo meno, ultimamente. Eppure, per assurdo, mi state visitando di più.Non ho abbandonato questo posto e non ho intenzione di farlo, anzi, sono pieno di idee che al più presto porterò sul blog.In questo periodo sono solo molto preso a sbrigare una marea di cose che riguardano la vita vera.Mi manca scrivere sul blog ma, ripeto, sto per tornare.Peggio per voi.
lunedì 8 luglio 2024
Stacchetto.
sabato 29 giugno 2024
Antenati.
Ci vorrà un chiodo. (Parte 3)
Ho deciso di cimentarmi nella realizzazione di tre tele per ognuna delle tre divinità e, ovviamente, lo faccio a modo mio.
"La destinataria", la terza Norna da me reinterpretata e dipinta. È colei che ascolta il segreto sussurrato da "La rivelatrice".
La carnagione pallida, quasi bianca, in un volto scavato da un dolore inatteso e che sgorga in una lacrima di sangue. Gli occhi spalancati e fissi nel vuoto, cercano nell'osservatore un appoggio, la condivisione della sofferenza. A lungo La destinataria ha bramato la verità sul segreto eppure, ora che le appartiene, non è poi così certa di riuscire a sostenerla e custodirla. Sarà poi L'oppositrice a farle cenno di non parlare, allo stesso tempo conscia dell'insostenibile peso che La destinataria dovrà portare.
La vuota saturazione dei colori è indicativa del trauma che ha scosso la protagonista dell'opera, che sprofonda in uno sfondo scuro, come se tutto intorno a lei perdesse ora consistenza, realtà e valore.
martedì 25 giugno 2024
mercoledì 19 giugno 2024
Connessioni.
Punto e a capo.
ATTENZIONE:
IL POST CHE SEGUE FA UN USO SCONSIDERATO DELLE VIRGOLETTE.TIPO "COSÌ".NON FATELO A CASA.
Chi mi legge e chi mi conosce sa di quanto io creda fermamente in "altro", oltre a tutto questo.
Da troppi anni ormai do molte cose per scontate, anche questa mia cieca "fede". Negli ultimi tempi sto facendo un lavoro introspettivo un po' diverso dal solito, con l'intenzione di fare un viaggio a ritroso nel mio credere e in quelle che ormai sono diventate, forse purtroppo, convinzioni. Quindi chiedo, "com'è iniziato tutto?".
Per mia fortuna affondo da sempre radici in un terreno "neutro". Sono cresciuto vedendo, da una parte, mia madre. Lei, fortemente spirituale ma mai "religiosa". Dall'altra, mio padre, tendenzialmente ateo anche se, conoscendolo, dubito non abbia una spiritualità propria. Oltre al battesimo e ad i sacramenti cattolici fino alla Cresima, non mi è mai stato imposto nulla dal punto di vista religioso. Oggi mi chiedo il perché di questa imposizione, ma non posso fare a meno di vederla come un tentativo di "inclusione" nei miei confronti da parte dei miei genitori. Purtroppo veniamo da generazioni che non hanno potuto fare a meno di vedere il cattolicesimo come il sentiero più "normale" da seguire ed impartire ai propri figli.
Fin da molto piccolo mi chiedevo il perché ed il come esistesse "questo" piuttosto che "niente". Non passò molto tempo prima che iniziai a chiedermi perché invece di "questo" non potesse esistere "altro".
Conosco a memoria alcune delle preghiere più gettonate durante le messe domenicali, tuttavia il Dio cattolico mi è sempre stato un po' antipatico e non sono mai riuscito a credere nemmeno nella possibilità che un Gesù storico possa essere vissuto nel passato della nostra storia. Qualcosa, durante le lezioni di catechismo, mi diceva continuamente che stavamo studiando un'enorme menzogna ma qualcosa di "reale" e "vero" doveva pur esserci.
Avevo forse meno di una decina d'anni quando venni ricoverato in ospedale per quella che successivamente si rivelò una stupidata ma ricordo un'episodio molto particolare avvenuto alla fine di quel ricovero. Il giorno delle dimissioni, infatti, ero pronto per lasciare il reparto ospedaliero e mio padre mi lasciò da solo con la valigia nei pressi dell'infermeria (presumo lui fosse andato a ritirare la lettera di dimissioni, o non so dove) ed in quel momento da solo, avvolto nel più strano silenzio, avvenne qualcosa di curioso. Sentii alcune voci, presumibilmente di bambini che, in coro, mi chiedevano: "vuoi giocare con noi?". Mi guardai intorno, non c'era nessuno, ero solo. Eppure, quelle voci, le avevo sentite chiaramente. Non diedi troppo peso alla cosa, che comunque mi toccò per la prima volta ad un livello che mai avevo sperimentato prima di quel giorno. È stato quell'episodio, probabilmente, che ha cominciato a suscitare in me un interesse smodato verso tutto ciò che non riesco a spiegarmi.
Nominavo spesso la "vita". Non la capivo. Avevo la strana e costante sensazione che la vita, appunto, non fosse la "normalità" ma che fosse invece una condizione da "sperimentare", nel senso più stretto del termine. Mi interrogavo con insistenza sulla morte, chiedendomi cosa fosse e non riuscendo a fare a meno di vederla come un "ritorno" a qualcosa di dimenticato.
In quegli anni usciva il film The Truman Show con Jim Carrey. Erano gli anni in cui per poche lire si noleggiavano i film da Blockbuster. Ricordo che una sera lo vidi in televisione insieme ai miei genitori e quel film mosse ancora qualcosa in me, facendomi riflettere su quale potesse essere la reale natura della condizione umana e radicando in me la consapevolezza che proprio come per Truman Burbank ci dovesse essere una realtà più ampia fuori da qui. Realtà misteriosa ed inimmaginabile, oltre che inaccessibile.
Mi ha sempre affascinato la scienza e le risposte che è in grado di dare ma le ho sempre riconosciuto dei limiti enormi, soprattutto per l'estremo scetticismo e materialismo con cui a quei tempi affrontava temi a me cari come l'esistenza di altre forme di vita intelligenti oltre alla nostra, ad esempio. A quell'età, non sapendo come meglio immaginare "loro", gli "altri", credevo fermamente negli alieni come piccoli mostriciattoli grigi con grandi occhi neri a bordo di dischi volanti.
Poco tempo dopo accaddero alcune cose nella mia vita, molto concrete e reali, che mi confermarono ciò che fino a quel momento avevo sempre pensato: la verità ama nascondersi ed è necessario un continuo lavoro di ricerca. Ho vissuto istanti in cui mi sentivo per davvero come avrebbe potuto sentirsi Truman mentre sfiora con il palmo della mano il fondale del set in cui si trova rinchiuso da sempre a sua insaputa. E per quanto duro possa essere stato il colpo ho realizzato che, le risposte, prima o dopo arrivano.
Ho vissuto l'età dell'adolescenza fino alla prima età adulta come un umanesimo personale. Ero molto centrato su me stesso e convinto che le risposte che cercavo, e che mi servivano, si sarebbero dovute trovare necessariamente dentro di me. È stato un medioevo dell'anima, un periodo cupo spiritualmente parlando perché più mi concentravo a scavare dentro e più, fuori, accadevano cose alle quali non sapevo dare una risposta. La sensazione è quella di aver rubato del tempo alla mia ricerca, durante quegli anni. Di essermi accampato a lungo ai bordi del sentiero che stavo percorrendo.
Qualcosa, fortunatamente, mi diede uno scossone una decina di anni prima di questo post. E, dopo quegli avvenimenti, la mia visione della realtà e della vita non è più stata la stessa. Tuttavia, è come se ogni singolo passo percorso sul sentiero fin dall'inizio di questa mia vita fosse stato utile a portarmi nell'esatto punto in cui mi trovo oggi. La cosa che mi spaventa è che non posso sapere quanto ancora io debba camminare. Non posso sapere nemmeno se ci sarà mai un punto di arrivo, purtroppo. Ma sono certo che più avanzo e più c'è da contemplare e questo, per una persona come me, è già un buon motivo per non fermarsi.
martedì 18 giugno 2024
Il mio salto concettuale.
Artista: sconosciuto
Tecnica mista su tela
Dimensioni: 40 x 60 cm
Anno 2022
Non me lo aspettavo.
Ci vorrà un chiodo. (Parte 2)
Titolo: Le Norne n° 2 di 3 - La rivelatrice Artista: sconosciuto Tecnica mista su tela Dimensioni: 30 x 60 cm Anno 2024 |
lunedì 17 giugno 2024
Ci vorrà un chiodo. (Parte 1)
Titolo: Le Norne n° 1 di 3 - L'oppositrice Artista: sconosciuto Tecnica mista su tela Dimensioni: 30 x 60 cm Anno 2024 |
domenica 16 giugno 2024
Dall'altra parte.
Progetto: Futurum PerfectumIl soggetto non riporta segni di amnesia irreversibile, il quadro cerebrale è conforme con il sostentamento dell’operazione in corso. Procedere con sperimentazione sul soggetto in esame fino a nuovo ordine.La direzione scientifica.
È tempo di gatti.
Chissà come percepisci questa realtà. |
martedì 11 giugno 2024
L'ora di religione.
Non saprei, alzo gli occhi al cielo e mi chiedo cosa non stia funzionando.
Pochi giorni fa scorrevo le news sullo smartphone e mi è capitato sott'occhio questo articolo de Il Post, leggendone il titolo non ho potuto fare a meno di aprirlo.
Per chi non avesse voglia di leggerlo tutto, potrei riassumere dicendovi che tratta dell'ora di religione nelle scuole di ogni fascia d'età.
Sono tendenzialmente contrario all'ora di religione nelle scuole di un Paese che si professa laico. È la contraddizione, che a me non piace. Ma questo è un ragionamento già masticato, digerito e addirittura rigurgitato. Com'è infatti specificato nell'articolo sopra citato, è la legge italiana ad imporre tutt'oggi un'insegnamento della religione impostata sulla dottrina della Chiesa. Diverso sarebbe se parlassimo dell'ora di insegnamento delle religioni di tutto il mondo. L'insegnamento della religione nelle scuole dovrebbe prefiggersi l'obbiettivo di ampliare la conoscenza e la visione dei giovani di tutte le età, riguardo alle molteplici interpretazioni di Dio. La scuola italiana, in questo senso, non sta facendo informazione e formazione, vuole invece fare opera di conversione. Sarebbe interessante studiare le principali religioni della storia, partendo dalle loro origini per comprenderle meglio fino ai giorni nostri ed avere così una visione d'insieme più ampia sul rapporto che l'umanità ritiene di avere con Dio.
Leggevo inoltre, alcune settimane fa su un altro articolo del quale ho perso il link, che le generazioni più recenti si stanno allontanando da Dio. L'articolo era mal posto, perché quel che voleva intendere è che sono sempre meno i giovani che ricevono i sacramenti o che più semplicemente si sposano nelle chiese secondo il rituale cattolico. Nonostante la mia visione delle cose, entro abbastanza spesso nelle chiese e mi accorgo continuamente che queste sono piene di gente ormai anziana, di un'altra generazione. Io, di questo, sono contento perché la mia sensazione è sempre quella di trovarci oggi in un medioevo spirituale.
Ecco. Se nelle nostre scuole ci si ponesse l'obbiettivo di dare ai ragazzi le basi per sviluppare in autonomia un proprio pensiero, senza che questo diventi un dogma, e una propria visione di Dio, credetemi, faremmo un importante balzo spirituale nel giro di pochi decenni. Balzo di cui abbiamo un disperato bisogno, dal mio punto di vista. Dio non lo si insegna, nessuno ce lo presenta o ce lo raccomanda, non si compra e non si vende. È il percorso di ognuno di noi che, in un modo o nell'altro, prima o poi, ci porta a Dio. E questo percorso, come dissi già in passato, lo decide proprio lui.
lunedì 10 giugno 2024
sabato 8 giugno 2024
Sono noioso.
mercoledì 5 giugno 2024
Entropia.
Più ci interroghiamo, più cerchiamo.
Più cerchiamo, più troviamo.
Più troviamo, meno capiamo.
Eresia!
martedì 4 giugno 2024
Oblivion.
Dobbiamo spingerci oltre, sempre con molta cautela. Stando attenti a non farci male. Superare i confini per guardare un po' più in là. Voglio che nei miei occhi si rifletta qualcosa di nuovo. Pensieri diversi, nella mia mente. Idee originali. Ho bisogno di un nuovo centro per bilanciare il rumore con il silenzio, la paura con la quiete. Un posto sicuro in cui lasciarmi vivere senza il timore che l'abbandono diventi resa e senza che la calma venga scambiata per il nulla. Tutto questo c'è, lo so. Siamo solo chiusi dentro.
domenica 2 giugno 2024
La teoria delle stringhe.
"Sarebbe curioso se alla fine fossi tu, a riscoprirti di strette vedute mentali."
Rileggere il me di troppi anni fa, come fosse un'altra persona. Dopotutto è passato abbastanza tempo perché ogni cellula del mio corpo si rigenerasse, almeno questo dovrebbe rendermi una persona diversa da quella che ho letto in questi giorni. Come ho già detto, anche su questo blog, trovo curioso come anche le convinzioni ed i pareri cambino rinnovandosi nel corso del tempo, restando tuttavia gli stessi. Questo concetto non sarà di facile comprensione per molti, probabilmente non riesco a spiegarlo in maniera migliore. In fondo, nemmeno all'epoca sapevo raccontare meglio di quanto faccia oggi la mia storia. Mi sono rivisto perdere la ragione, il senno e tutto quanto, in parole povere. Avevo perduto anche la mia considerazione per la grammatica e la corretta sintassi, quando oggi sono queste le uniche cose a me rimaste. A distanza di tutti questi anni, lo ammetto. Solo ora. Avevi ragione. Mi ero sbagliato. Avevo preso un abbaglio colossale. Non ero riuscito fin da subito a mettere a fuoco la situazione. Questo mi fa riflettere su quanto tempo io abbia perso, rincorrendo idee sbagliate costruite su false convinzioni. Nonostante questo, non posso farmene una colpa. La mia mente ha sempre tentato di aggrapparsi a tutto ciò che aveva sempre conosciuto fino a quel momento. Non ero pronto, a quei tempi. Sfido chiunque a trovarsi pronto a qualcosa del genere. Oggi non sono pronto ugualmente, mi sono però abituato a tenermi forte.
Torno indietro, da quel ragazzo di vent'anni, e in un abbraccio gli sussurro poche parole all'orecchio.
sabato 1 giugno 2024
Può bastare.
Lo scrigno.
mercoledì 29 maggio 2024
On air.
L'infelicità è la forma che prende la consapevolezza dell'esistenza di altro.
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Un'abitudine collettiva, diventata con il passare dei millenni una vera e propria dinamica comportamentale umana consolidata, come può ...
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(INTERFERENZA) Come se stessi guardando un film e, invece di seguire le vicende del protagonista che si snodano nella trama, mi fossi concen...
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L'abbiamo vista attraversare le stagioni, eppure nella mia mente è avvolta da un forte ma gradevole profumo di pioggia appena scesa. Cir...