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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

lunedì 26 agosto 2024

Urli.

Cosa ci fai qui?
È difficile.
Hai una coscienza.
Non l'hai chiesto tu.
Cosa rimarrà di quel che è adesso?
Qualcosa, di te, esiste.
Urli.
A chi ti stai rivolgendo?
Nessuno può sentirti.
Non è reale. 
Non c'è nessuna stanza,
nessun computer,
nessuna pagina sulla quale scrivere,
nessun linguaggio da utilizzare,
nessun messaggio da comunicare.
Nessun Dio per implorare pietà.
Vedi le tue mani sulla tastiera,
sei tu?
Urli.
Cerchi qualcosa nel disordine.
Non ricordi cosa, ma continui a cercare.
Appena lo avrai davanti, te ne ricorderai.
Costruisci la realtà in spazi immaginari.
Alessio, non fare così.
Alessio.
Alessio.
Ma tu non esisti.
È ora di svegliarsi.
Apri gli occhi.
Ma sei ancora dentro.

Urli.

Okay, ma com'è possibile?