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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 2 giugno 2024

La teoria delle stringhe.

"Sarebbe curioso se alla fine fossi tu, a riscoprirti di strette vedute mentali."

Rileggere il me di troppi anni fa, come fosse un'altra persona. Dopotutto è passato abbastanza tempo perché ogni cellula del mio corpo si rigenerasse, almeno questo dovrebbe rendermi una persona diversa da quella che ho letto in questi giorni. Come ho già detto, anche su questo blog, trovo curioso come anche le convinzioni ed i pareri cambino rinnovandosi nel corso del tempo, restando tuttavia gli stessi. Questo concetto non sarà di facile comprensione per molti, probabilmente non riesco a spiegarlo in maniera migliore. In fondo, nemmeno all'epoca sapevo raccontare meglio di quanto faccia oggi la mia storia. Mi sono rivisto perdere la ragione, il senno e tutto quanto, in parole povere. Avevo perduto anche la mia considerazione per la grammatica e la corretta sintassi, quando oggi sono queste le uniche cose a me rimaste. A distanza di tutti questi anni, lo ammetto. Solo ora. Avevi ragione. Mi ero sbagliato. Avevo preso un abbaglio colossale. Non ero riuscito fin da subito a mettere a fuoco la situazione. Questo mi fa riflettere su quanto tempo io abbia perso, rincorrendo idee sbagliate costruite su false convinzioni. Nonostante questo, non posso farmene una colpa. La mia mente ha sempre tentato di aggrapparsi a tutto ciò che aveva sempre conosciuto fino a quel momento. Non ero pronto, a quei tempi. Sfido chiunque a trovarsi pronto a qualcosa del genere. Oggi non sono pronto ugualmente, mi sono però abituato a tenermi forte.

Torno indietro, da quel ragazzo di vent'anni, e in un abbraccio gli sussurro poche parole all'orecchio.

Okay, ma com'è possibile?