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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

lunedì 2 settembre 2024

La terza via.

"Solo una cosa è in grado di uccidere la morte. Ed è la consapevolezza della vita."

[Il ragionamento che segue non è ciò di cui sono convinto riguardo alla realtà delle cose. O ad alcune di esse, almeno. Mi sono però divertito a farlo.]

Molti credono in qualcosa come, ad esempio, in Dio. La maggior parte di loro è convinta che dopo la morte vi sia il paradiso o l'inferno ad attenderli. O altre vite. La reincarnazione. O qualcosa del genere.
Molti altri, invece, non credono in niente e sostengono che tutto sia frutto del caso e che dopo la morte non ci sia assolutamente nulla.
Proviamo a prendere in considerazione per un attimo un'ulteriore possibilità. Così da trovare la terza via.
Supponiamo l'esistenza di un'intelligenza superiore - della quale non sappiamo niente e a noi inaccessibile - che ci abbia generato. Liberiamoci a questo punto dai dogmi delle religioni, dalle dottrine spirituali che prevedono qualcosa oltre questa esistenza. Prendiamo un pizzico di ateismo e materialismo ed usiamolo con cautela nel provare ad immaginare che, forse, dopo questa esperienza di vita possa non esserci niente. Potremmo così essere realmente limitati nel tempo e nello spazio e semplicemente (e paurosamente) fini a noi stessi. Tuttavia mai nati dal caso ma, anzi, figli di un Dio che ha creato qualcosa destinato a finire; per un motivo che a noi sfuggirà sempre.
Provando ad immedesimarci in questa condizione, chiedo: è possibile eliminare la paura della morte e, quindi, ucciderla? Senza farci schiacciare dal senso di oppressione e di angoscia nati dalla nostra condanna a morte?
La risposta, per quanto mi riguarda, è sì. Ma alla sola condizione di poter conoscere la nostra vera natura, di esseri creati da un'intelligenza superiore ma non per questo per forza eterni. Sradicando così la convinzione che Dio sia misericordioso nell'aspettarci in una vita eterna. Ma aspetta, Dio è cattivo perché non ci porterà per sempre nel paradiso punendo la gente cattiva all'inferno? No. Dio non è cattivo per questo. A noi, in quanto esseri terrestri, niente era dovuto. Non dobbiamo aspettarci niente, dopotutto. Nasciamo e moriamo, forse. È il nostro percorso in questa esistenza. Dio è cattivo per altre ragioni, probabilmente.

Okay, ma com'è possibile?