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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

venerdì 26 gennaio 2024

Dalla notte dei tempi.

Un'abitudine collettiva, diventata con il passare dei millenni  una vera e propria dinamica comportamentale umana consolidata, come può essere (per esempio) un'errata interpretazione della realtà che ci circonda e viviamo, diventa una vera e propria lacuna e mi verrebbe da pensare un "difetto". Qualcosa che manca. L'essere umano non vive attualmente in armonia con il resto del sistema. Noi siamo sufficientemente svegli da poter andare in un certo senso oltre ma non lo facciamo. Perché questo? Si tratta forse di un difetto di fabbrica? Siamo rotti? Ammalati? Non so. L'uomo si racconta storie dalla notte dei tempi ma lo fa un po' a tempo perso. Nel mentre, giustamente, è impegnato a vivere come può. Usiamo la vita senza capire cosa sia davvero, per questo sostengo da sempre che l'essere umano si trovi ad uno stato evolutivo drammaticamente basso. Dovremmo essere nel futuro ed invece siamo qua a mettere radici e ad espanderci, come una pianta infestante. Questo è demoralizzante per un dio.

L'infelicità è la forma che prende la consapevolezza dell'esistenza di altro.