Mi hai guardato male la prima volta che ci siamo incrociati.
Ed io ti ho offerto del vino, ringraziando mi hai fatto sorridere.
Ogni tanto esagerando ed altre volte sottovoce,
sempre senza nastri e fiocchi i nostri doni.
Dal tramonto all'alba tra notti lunghe e fredde,
attorno ad un tavolo: una bottiglia in due.
Tra i segreti racconti e le più oscene confidenze,
trasformando spettri in clown sorridenti.
Spesso un po' alticci ma mai lontani e persi,
presenti a noi stessi a far l'appello delle nostre sconfitte.
Trovando spazi ai ricordi più giovani e freschi,
tra le chiacchiere e le voci, le luci e mille suoni.
Tra le labbra una sigaretta mezza spenta ma ancor fumante,
con la mano alzo un calice di fresco spumante.
Non sarà certo pregiato, ricco e sopraffino ma sai:
se lo bevo con te anche la vita sembra dell'ottimo vino.