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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

lunedì 26 giugno 2023

Un treno per dove i pensieri fanno male.

Trovo pazzesco come cambino così velocemente le idee, le convinzioni, a volte i giudizi ma soprattutto le opinioni sulle cose o persone. E nonostante tutto i pensieri riescano a restare sempre uguali. 

Un paio d'anni fa uno psicologo mi chiese se ritenevo di avere pensieri intrusivi. Io non afferrai al volo la domanda quindi gliela rilanciai come una palla. Lui sembrò non prenderla bene, sistemandosi il colletto della camicia con disagio. Non era mia intenzione in quel momento ribaltare i ruoli (me ne guardo bene ed oltretutto non ne sarei in grado), volevo solo capire cosa volesse dire con quella domanda. Si limitò invece a spiegarmela: «Intendo pensieri che si presentano nella sua vita di tutti i giorni senza un reale richiamo.» Io rimasi qualche attimo in silenzio aspettandomi dell'altro ma quel silenzio creò un certo disagio in entrambi. «Dottore - dico infine io, sospirando - come riconosco i pensieri intrusivi?» Cala ancora una volta il silenzio. Poi specifico «A volte mi capita di pensare a cose brutte, spesso terribili. Eppure le mie riflessioni mi portano sempre da qualche parte.» Lo psicologo fa un'espressione curiosa, ora è lui ad aspettare spiegazioni. «Voglio dire... Il pensiero è intrusivo se lo si lascia entrare, accomodare in salotto e prendere possesso della mente» rispondo. Lui annota con premura sul suo taccuino (Ah! Se quel taccuino sapesse parlare!) Poi mi chiede «E lei cosa fa con questo genere di pensieri?» Tra la sua domanda e la mia risposta mi sopraggiunge alla mente un'immagine di me mentre prendo un formale ma conviviale tè con i miei pensieri peggiori, rispondo però con un sintetico «Li osservo.» È per me infatti l'unico modo per tenerli a bada. Se questi si presentano alla porta della nostra mente ritengo sia perché vogliano comunicarci qualcosa. Qualcosa che possiamo stare ad ascoltare semplicemente, con distacco. Quand'ero poco più che un bambino mi capitava molto spesso di vedere entrare tra i miei pensieri immagini brutte o di provare sensazioni spiacevoli, vivevo queste cose con repulsione, paura, una sorta di fobia e questo perché mi ci aggrappavo. Trovo più sensato lasciarli scorrere e guardarli come si guarderebbe un treno sfrecciare sui binari. Il treno sposta l'aria con forza, dobbiamo solo stare attenti a non farci spostare.

Okay, ma com'è possibile?