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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

venerdì 10 marzo 2023

Apro una parentesi che odora di Rosa.

Vorrei riuscire a dirti un'infinità di cose. Scrivo, scrivo, ma non sono mai stato bravo con le parole. Non sono mai stato in grado di tirarle fuori al momento giusto. Così come capita al momento sbagliato questo mio cedere, questo mio crollo. Cado, sto cadendo, e sto facendo tanto rumore mentre tu, invece, avresti bisogno ora solamente di tanto silenzio, tanta tranquillità. Anche tu stai avendo dei problemi, lo so. Lo vedo, lo sento. Vorrei essere di ferro, in modo che tu possa sbattere contro di me ogni qualvolta tu ne senta il bisogno. Non ci riesco, vorrei piangere per questo ma non riesco nemmeno a piangere. Hai una forza ed una bontà d'animio che ho trovato raramente nelle persone in vita mia. Per questo ti ammiro. Ammiro la tua forza, il tuo amore, nel non farmi pesare niente. Nel non farmi pesare la mia sconfitta. Forse sai già quanto pesa in me, quella. Vorrei riuscire a darti ogni cosa ma, al momento, non ho niente. Niente di buono. E per te voglio solo il meglio. A te che hai dato al mondo la parte migliore di me e tutto il bello che c'è in te. 

Domani, partire, non sarà facile. Lascerò qua tutto il bene che ho, per andare lontano con me stesso. Questo mi fa paura. In quei posti che sì, amo tanto e lo sai, ma non saranno più la stessa cosa senza voi. Sarà per me come tornare in un posto felice e scoprire che, alla fine, tanto felice non è. Sei forte, sei rumorosa, sei disordinata e sei testarda. È difficile farti capire le cose. Mi strappi un sorriso perchè sembri molto me, sei la versione semplificata e sana di me. Mi piace il tuo modo di prendere il mondo, la vita, così, senza troppe domande e, allo stesso tempo, il saper cogliere ogni sfida con forza e coraggio. Riuscendo a ridere e a piangere di ogni cosa. Sei bella e non te lo dico mai abbastanza. Soprattutto quando giochi, quando scherzi, sei bella anche quando sei triste ed anche quando sei arrabbiata con me. Sei bella quando quell'istinto così forte alla vita ti chiama, ti mette in disordine la casa e tu, sempre con amore, la rimetti in ordine. 

Se dovessi essere perfetto mi piacerebbe esserlo per te. Non lo sono mai stato e, probabilmente, non sarò mai all'altezza. Questo mi spaventa. Sai, ho un po' paura che tu, un domani, possa veramente aprire gli occhi e scoprire che non ero io quello che volevi al tuo fianco. Allora sì, avrò fallito. Perché sei già tutto ciò che ho sempre desiderato ma non ho mai avuto il coraggio di ammettere a me stesso. Dormo, cado, faccio rumore nei miei silenzi e la paura è sempre un po' quella di perderti. Non voglio negarlo, troppo spesso ti do per scontata. È questa la mia croce. Spero davvero un giorno di risolvere tutti i miei problemi, di uccidere tutti i mostri per, infine, tornare alla vita. Tornare da te e dirti che sono cambiato. Possiamo fare grandi cose, ne sono convinto. Una di queste l'abbiamo già fatta. Cercami in lui ogni giorno in cui non sarò lì. Anche quando non mi farò sentire, quando sarò distante. 

Vedo in lui molto di me, anche se dico sempre il contrario. Questo mi spaventa anche un po'. Non vorrei mai lui si ritrovasse, un giorno, a dover fare i conti con gli stessi mostri che sto combattendo io ma, questa, è un'altra storia. 

Aspettatemi, se potete.


Okay, ma com'è possibile?