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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

lunedì 27 maggio 2024

Pantomima #1.

La memoria tira brutti scherzi e con me ci gioca,
in questa sera mentre accendo una candela
e con simboli a me ignoti racconto la mia storia.

Non mi trovo in punto di morte e non sono sofferente,
non nel corpo ma più che altro mentalmente
al punto che sia forse meglio io scriva ciò che ho in mente.

Scrissi già di questa fiamma che ora illumina la stanza,
 divampa ed arde, è tuttavia impossibile per chiunque
vederci chiaro, anche solo intravedervi abbastanza.

Ma la cera già si squaglia e sul foglio bianco cola
che mi chiedo quanto basterà per scrivere di me qualcosa,
prima che la luce muoia divenendo ancor più fioca.

Senza timore di essere frainteso mi affretto a raccontare,
è già successo che io non sia stato compreso
e di questo non mi voglio più preoccupare.

Come tre decadi addietro si accendono le luci,
su questo palco senza spettatori e illustri critici,
entro in scena e spero la fiamma abbastanza bruci.

Okay, ma com'è possibile?