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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

sabato 4 maggio 2024

Life's game.

Mi metto a letto nel pomeriggio causa un forte mal di testa. Ci metto un po’ a prendere sonno ma alla fine i muscoli si rilassano, la mente si svuota e mi lascio andare. 

Mi ritrovo in una sala giochi. Prendo una moneta da un euro per giocare ad un videogame. Gioco la mia partita fino alla fine. Infine mi allontano fino alla porta d’uscita di quel locale, la oltrepasso e mi ritrovo in un enorme salone oscuro e buio pieno di porte di servizio, alcune di queste aperte che lasciano intravedere cavi elettrici, scale di emergenza ed attrezzi da lavoro. Sento delle voci lontane, non riesco a distinguere le loro parole. Ho ancora il portafogli in mano e lo guardo, accorgendomi che tra le carte ce n’è una che non avevo mai notato prima. La estraggo dal portacarte e la guardo. È blu e sopra riporta la scritta “Life’s game”. In quello stesso istante una voce rimbomba in quella enorme stanza, chiedendomi: “Giochiamo?”.

Nella mia mente mi ripeto con angoscia che devo svegliarmi, mentre correndo in lungo e in largo per il salone cerco un’uscita. Infine urlo: “Ale, svegliati!”.

Apro gli occhi ma qualcosa non torna. Non è pomeriggio, come quando mi sono messo nel letto, ma notte. Mi chiedo quanto io abbia dormito ma in un attimo mi rendo conto di stare ancora sognando senza capire più quale sia il dentro e quale il fuori. Mi spavento e mi sveglio.

Okay, ma com'è possibile?