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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 28 gennaio 2024

A quella porta, ora socchiusa.

So di essere troppo spesso duro e, a tratti, rancoroso. Non riesco tuttavia ad "odiare" nessuno, per quanto a volte (forse) vorrei esserne capace. Io quindi non ti odio perché mi hai ucciso. Era nelle tue possibilità farlo e così hai deciso di fare. Ma lo hai fatto con l'arma che più sapevi mi avrebbe fatto male. Colpendo quel punto che pensavo essere invisibile e al sicuro. Tu hai colpito lì. 


Ti stai allontanando 

ed io che ti guardo immobile 

mentre urlo il tuo nome. 

Non mi ascolti 

e continui ad allontanarti. 

Infine, 

proprio quando desisto 

e mi giro per andarmene 

nella direzione opposta, 

torni sui tuoi passi 

e di corsa mi raggiungi, 

colpendomi alle spalle.

Okay, ma com'è possibile?