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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 5 novembre 2023

Lontano, lontanissimo.

 Una volta era mia prerogativa andar lontano 

andavo, a dirla tutta, lontanissimo.

Nei modi più disparati andavo e poi tornavo 

ogni volta sempre più stanchissimo. 

Senza muovermi eppur viaggiavo, viaggiavo e

la mia mente sempre più in là portavo. 

In un sol passo, sempre più da me mi allontanavo 

e se mi voltavo, già non mi sentivo più. 

Avvolto da densa nebbia al che non vedevo nulla 

se non l'aria calda che lasciava la mia bocca. 

Non un sol fiato in gola per chiamarmi,

nulla da fare: potevo ormai solo sfiorarmi. 

Così fuori da me che il mio respiro in lontananza

mi sembrava l'ultimo che dovessi esalare. 

Eppure infine sempre a me tornavo, ora stanco 

dopo quel gran girovagare in lungo e largo.

Eppure infine sempre a me tornavo, ora carico

di un bagaglio pieno di storie tutto da disfare.

Okay, ma com'è possibile?