Una volta era mia prerogativa andar lontano
andavo, a dirla tutta, lontanissimo.
Nei modi più disparati andavo e poi tornavo
ogni volta sempre più stanchissimo.
Senza muovermi eppur viaggiavo, viaggiavo e
la mia mente sempre più in là portavo.
In un sol passo, sempre più da me mi allontanavo
e se mi voltavo, già non mi sentivo più.
Avvolto da densa nebbia al che non vedevo nulla
se non l'aria calda che lasciava la mia bocca.
Non un sol fiato in gola per chiamarmi,
nulla da fare: potevo ormai solo sfiorarmi.
Così fuori da me che il mio respiro in lontananza
mi sembrava l'ultimo che dovessi esalare.
Eppure infine sempre a me tornavo, ora stanco
dopo quel gran girovagare in lungo e largo.
Eppure infine sempre a me tornavo, ora carico
di un bagaglio pieno di storie tutto da disfare.