Player

Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 1 ottobre 2023

Super 8.

Ognuno di noi ha qualcosa da imparare nel proprio percorso di vita all'interno di questa realtà. Nell'esatto istante in cui abbandoniamo questa esistenza, significa che abbiamo fatto le esperienze che eravamo tenuti a fare. E, no, non parlo di destino. È qualcosa di molto più complesso. Un disegno. Tutti noi attraversiamo gioie e dolori anche se in maniera diversa. Molti potrebbero chiedersi quando si porrà fine alle loro sofferenze o dispiaceri. Altre, invece, potrebbero apprezzare in particolare modo la loro vita. Il nostro esistere è una delicata velatura che sfuma, attraversando l'intero spettro cromatico. Questo non è per forza un bene, secondo me. Qualcuno si concentra con maggiore intensità sulle ombre, altri apprezzano per lo più i punti luce. Altri si accontentano dei riflessi. C'è un motivo se apprezzo particolarmente il bianco e nero nelle arti visive. Mi consente di cogliere al meglio la verità racchiusa nell'opera che, come si dice spesso, starebbe sempre nel mezzo. Mi riesce così più facile individuarla. Molti si ostinano a guardare un'opera qualsiasi dal punto di vista più vicino possibile; quasi convinti che il messaggio, dovendo percorrere meno strada, arrivi prima. Non penso sia così. Personalmente preferisco avere una visione d'insieme e totale di un'opera e, solo dopo, andare a stuzzicarmi la curiosità scoprendo i più piccoli dettagli di quest'ultima. 
Quando soffriamo e quando gioiamo riusciamo a vedere in quel momento solo il nostro dolore o la nostra gioia, dimenticando che quelle sono condizioni momentanee. Dettagli. Dimentichiamo troppo spesso di osservare l'insieme dalla giusta distanza. Ci viene così troppo semplice sentirci fieri ed appagati, quando siamo felici. Allo stesso modo diventa così facile sprofondare e lasciarsi cadere nel vuoto. 
Io non mi accontento più di questo. Io voglio vedere l'opera nel suo insieme, dalla giusta distanza. Voglio un'immagine chiara, pulita e totale del disegno. Ed, infine, sciogliermi nell'ammirare la perfezione maniacale con cui sono stati realizzati i più piccoli dettagli, cadere nella profondità delle ombre e scaldarmi sotto le luci che - cazzo - sembrano così reali. 

Okay, ma com'è possibile?