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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

lunedì 25 settembre 2023

Un sogno fin troppo vero.

Era sera e stavi dormendo profondamente, io ti davo le spalle mentre ero intento a scrivere a computer. All'improvviso sei trasalita dal sonno spaventata, urlando, dicendomi che c'era un grosso animale sul muro, poco vicino al nostro letto. Io ti ho subito rassicurata ricordandoti che stavi dormendo e che non avresti potuto vedere alcun animale. Ti ho detto che era stato un sogno ma tu hai insistito e, per un momento, mi sono quasi convinto tu l'avessi visto davvero quel grosso animale nella stanza. Non vedendo nulla ti ho allora chiesto di che animale si trattasse. Un ragno enorme, hai detto. Ho continuato a dirti che era un sogno, provando a calmarti e, poco a poco, lo hai fatto. Ti sei convinta del fatto che stavi sognando. Poco dopo ho iniziato a scherzare con te, chiedendoti dove fosse il ragno gigante. A quel punto hai rivisto la tua versione dicendomi che, no, non era poi così grande quel ragno. 
Dico anche a te, troppo spesso, che la vita è un'illusione, un inganno. Sono pronto a mettere la mano sul fuoco dell'inferno per garantirti che, un giorno, ci sveglieremo e ci diremo sbalorditi di quanto sembrasse reale, vera ed autentica quell'esperienza nella quale abbiamo creduto così fermamente. 

Ti riporto indietro di qualche mese con questo mio testo: 


Mi hai strappato un sorriso questa sera, grazie.

Buonanotte. 

Okay, ma com'è possibile?