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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 17 settembre 2023

Alsen ed il suo segreto perfetto.

Il comandante Alsen sosteneva, da quando era un giovanissimo cadetto, che la sua posizione privilegiata ed il libero accesso alle armi psicotroniche ed elettromagnetiche fossero ragioni sufficienti per giustificarne il loro impiego nei combattimenti tattici di guerra. Scalando l'elite militare ed allargando la sua cerchia di conoscenze influenti e di potere si era però lasciato prendere la mano, nel corso degli anni, arrivando ad impiegare i dispositivi psichici anche nella risoluzione di questioni personali o per lui scomode. I cosiddetti "target" del militare erano centinaia, tutti schedati ed ognuno con la propria cartella definita "clinica" per giustificare in questo modo la presenza di una intera equipe di specialisti pluriqualificati che lo affiancavano. Il dottor Stanley era stato uno di questi fino a quando non cominciò ad opporsi a queste brutali violenze psicofisiche su ignari civili di tutto il mondo. Alsen non avrebbe mai permesso che un disertore come Stanley mettesse in pericolo il progetto Futurum Perfectum. Iniziò quindi a dargli la caccia e lo fece ricorrendo a tutte le più sleali tattiche a lui conosciute. Il dottor Stanley fu quindi relegato ad una vita da fuggiasco, vedendo la sua nomina infangata dalle calunnie messe in circolazione dal comandante Alsen. Era però riuscito a portare con sé, nella sua fuga, alcuni prototipi di quella dannata tecnologia. La sua intenzione era quella di liberare le inconsapevoli cavie umane e, non da meno, vendicare le decine di vittime che non erano riuscite a sostenere il terribile peso di quella sperimentazione. 

19 Febbraio 2146.

Il dottor Stanley quella sera si trovava nel laboratorio del suo studio. Stava lavorando a quello che era il più grande progetto della sua carriera. Quello che gli avrebbe consentito di dimostrare l'inefficacia della sperimentazione umana da parte del comandante Alsen su cavie ignare di tutto il globo. Era ad un passo dal portare a termine il suo lavoro. Una volta fatto ciò, quei test disumani non avrebbero più avuto ragione di esistere. Con la nuova riprogrammazione dell'anima, infatti, la coscienza umana sarebbe stata in grado di diventare immune agli armamenti psicotronici ed, oltre a questo, capace di sovrapporsi agli altri infiniti stati di coscienza tornando così alla condizione di singolarità iniziale. Questo significava che non sarebbero più esistite malattie mentali, squilibri psichici, disturbi e quindi nemmeno più la malattia fisica. Elevando l'essere umano ad una condizione di pressoché immortalità e benessere psicofisico. 

Un elettrocardiogramma tiene il ritmo di una vita collegata da sonde e tubi ad una macchina. Mancava poco ormai alla fine di quella riprogrammazione. Era stata necessaria una profonda pulizia del sangue ed una nuova rimappatura del DNA, oltre al reset ed al ravvio dell'encefalo. Ma adesso il dottor Stanley c'era quasi. Collegato a quel dispositivo mai visto la cavia Soggetto X8246: era appena un bambino di pochi anni che il dottor Stanley aveva preso a cuore, ed aveva cercato in tutti i modi di rendere il primo essere umano di nuova generazione. E forse ci stava riuscendo. 
Stanley scriveva freneticamente a computer gli ultimi appunti di quel suo lavoro, affinché nessuno dei passaggi della riprogrammazione dell'anima andasse perduto. Accanto a lui quel bambino in uno stato di standby, sembra quasi che dorma. È ormai pronto ad essere svegliato e Stanley si prende tutto il tempo necessario per le ultime revisioni del suo lavoro, per evitare che qualcosa possa andare storto durante la fase di risveglio. Poi, d'un tratto, dei rumori all'esterno del suo laboratorio. Riesce a sentire distintamente dei passi che circondano l'edificio. Non aveva mai sentito rumori nelle vicinanze da quando si era insediato in quella struttura apparentemente diroccata, sperduta tra le campagne alla periferia di un piccolo e tranquillo centro abitato a Sud. Erano passati almeno cinque anni. Nessuno avrebbe dovuto sapere dove si trovasse. Eppure qualcuno, là fuori, lo stava accerchiando. Poi un silenzio che gli fece gelare il sangue nel corpo ed il fiato sospeso. Infine, un suono che sembra quello di una sveglia e, dopo pochi secondi in un boato, una forte esplosione fa saltare in aria il portellone blindato che serrava l'entrata del suo laboratorio. La densa nube di fumo viene attraversata da un commando militare che fa irruzione, armati di mitragliatrici e con passamontagna mettono sottosopra la stanza in cerca di qualcosa. Il dottor Stanley viene immobilizzato e, sotto minaccia, costretto a consegnare tutti i suoi appunti. Poco dopo entra nel laboratorio ormai a soqquadro una figura che Stanley riconosce bene: il comandante Alsen. Questo gli si avvicina con un mezzo sorriso perfido sul viso, sussurrandogli qualcosa all'orecchio. Sul volto del povero dottore ormai indifeso compare un'espressione incredula e di terrore e, con una lacrima che gli taglia la guancia, annuisce tristemente. 
Il team di militari preleva il corpo del piccolo bambino, Soggetto X8246 portandolo via insieme al dottor Stanley che è ora in manette. Alcuni soldati bagnano di benzina l'intero edificio. 
Infine il comandante Alsen, dopo essersi acceso una sigaretta, con lo stesso fiammifero ancora vivo da alle fiamme l'intero laboratorio.

Okay, ma com'è possibile?