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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

mercoledì 26 luglio 2023

Segnali di fumo.

Dio santissimo, quanto odio le sigarette. 

Ho iniziato a fumare a quattordici anni. 
Purtroppo non ricordo nemmeno come. 
Non ricordo la prima sigaretta accesa. 
Tantomeno il primo pacchetto acquistato. 
Anche i ricordi avvolti da un denso fumo. 
Come se fumassi da quando ho memoria. 
Immagino tutto sia iniziato come per tutti. 
Un po' per gioco, un po' per la curiosità.
Non era un vizio all'inizio, più uno svago. 
Non mi piaceva nemmeno poi così tanto. 
Era una cosa di cui potevo fare a meno. 
Fumavo poco e raramente, quando potevo. 
Non saprei quando ho perso il controllo. 
Non sapevo ancora avrei perso il controllo.
Gestivo la cosa con tranquillità e calma.
Riuscivo a passare lunghi periodi senza. 
Mi dicevo che era una cosa passeggera. 

Ho un primo ricordo legato alle sigarette:
l'aroma del primo tiro acceso da uno Zippo,
in una fredda e buia mattina di Novembre. 

"Eppure la sigaretta dopo il caffè non è male.
Anche quella dopo aver mangiato un pasto. 
Oppure quella dopo un pezzetto di cioccolato. 
Mica male anche quella dopo aver fatto l'amore. 
Oppure quando sfoga e scarica la tensione."

Sono passati gli anni e le sigarette bruciavano.
Una dopo l'altra nel tempo abbiamo legato. 
Ogni sigaretta accesa è nuova, ma sempre la stessa. 
Ho iniziato a vederci dentro una buona compagnia. 
Dopotutto lei c'era e quando non c'era, mi chiamava.
Nelle notti insonni mentre tutti dormivano, lei c'era.
Ho provato il nervosismo di non avere una sigaretta.
O averla, ma non avere il fuoco per accenderla.
Mi ostinavo ad accenderle anche sotto la pioggia.
Troppe sono state l'ultima, sì, fino alla prossima.
Poche mi hanno fatto abbastanza schifo.
Ma mai abbastanza da lasciar perdere.
Fino al respiro pesante e affannato.
Dopo una lunga salita. 

In cima mi accendevo una sigaretta.

Okay, ma com'è possibile?