Ricordo che un giorno ero in fila in farmacia. In attesa del mio turno un uomo malconcio e trasandato si avvicina a me porgendomi una ricetta medica. Parlava a fatica un italiano forzato ma in maniera educata, quasi anestetizzata. «Darmi soldi per medicina per favore!» mi dice. Io non capisco al volo e ci metto qualche istante, poi prendo la ricetta che teneva in mano per guardarla meglio. Per farmi un'idea di cosa avesse bisogno.
Non gli diedi i soldi.