Sto vivendo in una maniera così dannatamente distaccata, e lo sai anche tu. Anche se mostro il contrario. Tuttavia mi interessa poco quello che le persone possano pensare di me, questo perché ormai riesco solamente a percepire come mi sento. C'è un posto nello spazio e nel tempo in cui tutto collassa, anche il ricordo di ciò che siamo stati. Come dissi una volta, viviamo di ricordi per costruire ricordi. Tutti noi ci portiamo dietro un bagaglio, il più delle volte pesante e superfluo. Troppo spesso logoro e fatiscente. E con questo fardello, in ogni singolo istante, sfondiamo la trama della quotidianità oltrepassando il futuro. Che poi, altro non è se non ricordi ancora da sperimentare. Ho letto un articolo nel quale veniva spiegato di come siano le stesse aree del cervello ad attivarsi, a prescindere dal fatto che stiamo ricordando il passato o immaginando il futuro. Questo dovrebbe farti pensare. Esiste solo il qui ed ora, è minuscolo e fugace, intangibile e difficilmente sperimentabile fino in fondo (ci vuole molto allenamento) ma è immenso.
Scrollati di dosso l'idea che un giorno sarai questo o quello, che un giorno farai questa cosa o quell'altra. Vivi e muori in questo giorno, come nel film The Gray. È un concetto più semplice di quanto si possa immaginare ma abbiamo la mente satura di nozioni che, fondamentalmente, non servono a niente. L'orizzonte è sempre un po' più distante ma ricorda, lo stai osservando da quello che è l'orizzonte per qualcun'altro.