Player

Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

giovedì 1 giugno 2023

La stanza bianca. (Dal vecchio blog)

E trovarsi, seduti uno di fronte all’altra, a parlare guardandosi negli occhi. In una stanza bianca. Forse è l’unica cosa che avrei voluto da te. Avrei così tanto da chiederti, e tu avresti così tanto da dirmi, che una vita non ci basterebbe. Ma come dicesti tu sarebbe bello incontrarsi, un giorno, con la sensazione di essersi già incontrati magari in una vita passata. E sarà forse allora che sazierai la mia fame di verità. Ne ho bisogno. Ma nonostante tutto resto tutt’ora così dannatamente fisico e materiale, troppo saldamente ancorato a questo mondo, a questa dimensione, a questa vita, che io ho bisogno di risposte ora. Non domani, non tra un anno o tra vent’anni. Qui. Non in un’altra vita. Anche se è vero che sto imparando ad aspettare questo non significa che tu debba approfittartene. Ho bisogno di qualcosa di forte anche io, qualcosa che tu stai custodendo troppo gelosamente in uno scrigno al quale non vuoi farmi accedere. La chiave o la serratura? Non entrambe, hai detto. Ma hai mai pensato che io e te potessimo completarci vicendevolmente? Che io sia la chiave e tu la serratura? O viceversa. Non so quanto questo importi. Quello che conta è il contenuto. O sbaglio? E allora dove sei? Perché hai lanciato il tuo messaggio in bottiglia nella corrente della mia esistenza? Perché tutto questo? Vedo te che mi aspetti, forse impaziente, dentro quella stanza bianca. Ed io fuori, che tento in tutti i modi di raggiungerti. Tu, forse, potresti aprire quella porta, farmi entrare. Ma non lo fai. Perché? Cosa mi sfugge? Dove sbaglio? Chissà se in quella stanza, con te, c’è almeno un orologio che segni la stessa ora che segna il mio. Sai, da quando ti ho incontrata ne porto sempre uno al polso. Chiedendomi se il lento stillicidio di un tempo che non passa mai ha lo stesso lento scorrere del tuo. Chissà, se un giorno, riusciremo mai a raggiungerci. Chissà. 

Okay, ma com'è possibile?