Alcuni anni fa ero in cerca di lavoro e ricordo molto chiaramente la domanda di una recruiter: "Quale sarebbe il lavoro dei tuoi sogni?". Io risposi con estrema leggerezza e disinvoltura: "Mi piacerebbe poter vivere di scrittura. Amo scrivere". Lei storcendo il naso in una smorfia ironica mi disse: "Intendo un lavoro vero". Per poco a me non veniva da ridere. Subito dopo sarei scoppiato a piangere dalla disperazione ma alla fine mi corressi dicendo: "Ah... be', fare l'operaio andrebbe benone", e lei appuntò a penna qualcosa sopra i fogli che le stavano davanti.
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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato.
Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti.
Mettiti comodo.
Okay, ma com'è possibile?
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