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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

venerdì 1 marzo 2024

Allo specchio.

Ora dinanzi al tuo riflesso non tremare,
specchiare le paure non può che accrescerle
e in un lampo ti potrebbero accerchiare.  

Così altezzoso, lui, ti scruta dall'alto
e così deluso, tu, basso il tuo sguardo.

Interroga, interroga lo specchio
ma ti prego non tremare.

Tu già sai qual è la risposta 
che in un sol momento ti compare. 

Superficie riflettente che conosce 
le tue migliori versioni,
eppure ha visto anche lei giornate peggiori. 

Ti chiede attenzione fin quando decidi 
di allungare una mano, alzi lo sguardo: 
sei tu che cerchi ciò che non vedi. 

Questa non è solo luce che rimbalza
ma l'eco lontano di urla graffianti
sulle pareti della stanza.

Okay, ma com'è possibile?