Mi chiedo cosa sono.
Mi chiedo da dove vengo.
Mi chiedo dove sto andando.
Mi chiedo il perché di tutto questo.
Cerco, quindi, Dio.
A questo punto del ragionamento, qualcosa smette di funzionare per molti.
Perché ci ostiniamo a convincerci di aver trovato Dio percorrendo sentieri battuti da esseri umani?
«Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, 'Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove'.»
(Vangelo apocrifo di Tommaso 107.)
Se è vero che una pecora smarrita e poi ritrovata rallegra il pastore più delle altre giudiziose novantanove, mi viene da pensare che Dio si prenda gioco di noi mettendoci a disposizione sentieri battuti e luminosi da percorrere. Le religioni sono un diversivo.
Dio non vuole essere trovato, e sa come comportarsi perché questo non avvenga.