Mi sento in questo modo sempre il primo o l'ultimo di qualcosa.
Quando, invece, l'unica cosa che vorrei sarebbe sentirmi come la maggior parte delle persone.
Come i troppi che vivono le loro vite in dormiveglia.
Io pago il prezzo dell'essermi svegliato nella notte, perdendomi i sogni più fantastici o risparmiandomi gli incubi più cupi.
Intorpidito dalla stanchezza sono io che cullo la mia mente sull'onda del risveglio.
Aspettando il momento in cui il mio corpo potrà riposare sfinito, esausto, in riva al mare dell'esistenza.
Mentre l'anima prende il largo.
Suona una sveglia.