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Tocca le mie ferite e credi nella mia sofferenza, non ho altro da dimostrare di ciò che è rimasto di una partita al gioco più folle al quale io abbia mai partecipato. Ma se hai pochi minuti da dedicarmi, ho una storia da raccontarti. Mettiti comodo.

domenica 9 luglio 2023

Tutto per colpa della Luna.

Camminava a passo lento sulla riva sempre sottovento 
in quella notte fredda fuori e dentro era adesso buio pesto,
pensieroso malcontento troppo spesso spento e non a cento, 
con un pensiero nella mente così forte che lo sente dentro.

Una voce nella testa che gli dice: è tutto finto per davvero,
è chiara e forte ed urla sempre in modo fiero, ed ora si la senti
è come un acufene su di tono straziato da avvelenamento
eppure prima di spirare riesce ancora a pronunciare: è tutto finto. 

Alla luce della luna alza gli occhi e per la prima volta guarda e sente
in quel momento anche il cielo sembra alla fine solo un grande velo,
e la sabbia tra le mani scorre come una scarica di adrenalina che risale
il vuoto dentro lui aveva massa ed energia pari al numero di Graham. 

Con la sigaretta ancora tra le labbra, aspira avidamente fumo denso 
lo espira dai polmoni come un concetto che si defila dal ragionamento
che essendo tutto finto forse niente debba avere necessariamente un senso, 
è questo come l'accento della parola verità, quello che gli dà la musicalità. 

Con la voce ancora che riecheggia nella mente che gli taglia la ragione
si lascia andare e accasciandosi al suolo si porta le mani alle tempie
rannicchiandosi sulla spiaggia umida senza sapere più cosa sia vero e cosa no
la vista si offusca, i suoni si ovattano ed è ancora una volta intorno "niente".



Okay, ma com'è possibile?